Li si incontra sui gradini della chiesa del Torresino ogni giorno, in attesa di qualche spicciolo e dell’apertura dell’asilo notturno comunale che accoglie ogni sera 82 persone. Una presenza “scomoda”, che in tanti fanno finta di non vedere. Ma in gioco c’è la dignità dei poveri, oltre al disagio degli abitanti del quartiere e dei gruppi che frequentano la parrocchia, che oggi si interroga su come essere presenza attiva e stimolo alle istituzioni.