Il vicariato di Agna “reagisce” alla presentazione di Sonar con una prima consapevolezza.
«L’incontrarsi e il discutere insieme sono il metodo migliore di comunicazione, sebbene sia assodato che i social e altri strumenti digitali la favoriscano – raccontano Laura Marangon e Tania Ruzzon, le referenti per la comunicazione – Il timore più grande emerso è che i media cattolici siano poco utili: perché non servono a costruire vere e proprie relazioni, e perché il mondo social è continuamente in cambiamento, quindi scelte prese oggi, domani potrebbero essere già datate. Tuttavia serve uno strumento “tecnico” per raccontarci cosa sta succedendo: una sorta di bacheca vicariale virtuale».
Due gli obiettivi che il vicariato di Agna si pone: migliorare la comunicazione verbale e ripartire con il sito vicariale.
«Da un lato incentiveremo i laici, attraverso un percorso di sensibilizzazione, a comunicare alle assemblee, in particolare durante la messa. Nel pratico, quindi, si sostituiranno al prete nel dare gli avvisi finali, concordandoli. Tutto ciò con l’occhio di riguardo che le celebrazioni non diventino solo luogo di comunicazione di appuntamenti. La decisione di ripartire dal sito scaturisce dalla necessità di avere un archivio storico e dalla volontà di potenziarlo come luogo di scambio e comunicazione tra tutte le parrocchie e unità pastorali del vicariato».
L’obiettivo è anche incentivare la pagina facebook dell’unità pastorale di Arre e Candiana e il gruppo dell’unità pastorale di Agna.
«Il referente vicariale attualmente è visto come la persona che può essere in grado, dal punto di vista pratico, di coordinare in particolare la proposta del sito. Far pervenire le informazioni e quindi pubblicarle: è ancora lontana l’idea di un lavoro condiviso».
Claudia Belleffi