Immagini della persona. Adolescenti, Tv, Educazione

Sarà don Carlo Nanni, Magnifico Rettore della Pontificia Università Salesiana di Roma ad illustrare, giovedì 26 novembre (ore 20.45) il volume Immagini della Persona. Adolescenti, Tv, Educazione curato da Mino Conte (Carocci Editore), che raccoglie e documenta i risultati della ricerca antropologica e pedagogica sull’immagine della persona veicolata dalla tv, promossa dalla Fondazione Girolamo Bortignon per l’educazione e la scuola.
 
Il volume – Immagini della Persona. Adolescenti, Tv, Educazione – affronta l’impatto educativo che l’immagine di persona veicolata dal mezzo televisivo esercita sulla fascia di età compresa tra i 14 e i 19 anni, in termini di modellizzazione imitativa e formazione di attitudini, comportamenti personali e di relazione, scelte e valutazioni preferenziali, criteri di significatività e di verità.
 
Le tele-persone appartengono al più vasto ambiente educativo e di apprendimento entro cui i giovani progressivamente strutturano la loro identità personale e sociale. La comprensione del profilo antropologico implicato nella programmazione televisiva, lo smontaggio critico del suo dispositivo, la valutazione pedagogica conseguente e l’indicazione di un modello educativo possibile costituiscono le finalità della ricerca.
La ricerca sull’antropologia della tele-persona è stata realizzata dal professor Mino Conte in collaborazione con un gruppo di docenti e ricercatori del dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Padova, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
 
 
Dopo una prima fase in cui si è tracciato un profilo ricapitolativo della tele-persona, la ricerca è proseguita attraverso la somministrazione di un questionario on line su un campione di circa 700 ragazzi/e tra i 14 e i 19 anni. Questionario che riguardavano informazioni di carattere generali sull’intervistato, il consumo televisivo, la tipologia dei programmi, le fasce orarie, il tempo medio occupato davanti allo schermo e, infine, l’impatto delle “tele-persone” in termini di immaginario, di modellazione attitudinale – comportamentale e d’identificazione proiettiva.
Una seconda fase dell’indagine ha visto la realizzazione di focus group per approfondire maggiormente alcune questioni.
Ne è seguita una valutazione complessiva che ha dato una lettura pedagogica, per insegnanti ed educatori; ha colto l’emergenza educativa come emergenza antropologica; ha evidenziato il ruolo della famiglia dinanzi alla sfida della “nuova televisione” e infine valutato l’impatto esercitato dalle “tele-persone” nei confronti della disabilità.
 
 
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