Con la fine di giugno si conclude il mese di coordinamento dei volontari delle Caritas del Nordest a L'Aquila da parte della Caritas diocesana di Padova.
Dallo scorso 20 maggio Paolo Fantinato, di Villanova di Camposampiero, ha prestato servizio di ascolto e accompagnamento alle persone sfollate, raggiunto, il 25 maggio, dal sacerdote diocesano don Orazio Zecchin, coordinatore e referente di tutti i volontari.
In questi giorni nell'équipe, composta da 11 volontari provenienti anche dalle diocesi di Vicenza, Venezia, Verona, Udine e dalla Campania, operava anche un altro padovano, Riccardo Grotto di Piovene Rocchette, preceduto di qualche settimana dalla elisabettina suor Anna Maria Berton. Nei mesi di luglio e agosto altri padovani si turneranno nelle tendopoli aquilane.
Dall'indomani della tragedia sismica, Caritas italiana ha presenziato nelle zone colpite per gli aiuti di emergenza, allestendo un magazzino a San Francesco in Pettino, quartiere periferico del capoluogo abruzzese, per lo stoccaggio e la distribuzione di beni primari.
Ha poi idealmente suddiviso l'intera area in nove territorialità, ciascuna delle quali viene seguita dai volontari delle Caritas regionali. La quinta area, affidata alle Caritas del Nordest, comprende le tendopoli di Roio Poggio e Roio Piano, Pianola, Bagno, Civita di Bagno, Santa Rufina.
Complessivamente sono ancora 30 mila le persone che vivono nelle tende, 31 mila quelle trasferite negli alberghi sulla costa; solo 3 mila quelle riuscite a rientrare nelle proprie case.
E sono questa incertezza sul futuro, di fronte a un inverno che a L'Aquila comincia a farsi sentire già a ferragosto, e la paura di dover trascorrere ancora troppo tempo nelle tende, i timori più forti della gente. Nel sostegno, nella compartecipazione (anche della vita quotidiana, con tutti i disagi legati alla vita nel campo), nell'animare le giornate, nell'aiutare a leggere e comprendere le documentazioni, i volontari Caritas si stanno dimostrando presenza importante e benvoluta.
Le offerte pro-Abruzzo, svolta la domenica in albis nelle parrocchie del Nordest, hanno portato alla raccolta di 3 milioni e 600 mila euro che verranno riservati, oltre agli aiuti attuali e al servizio dei volontari, alla costruzione di strutture per le persone più deboli (anziani, malati, disabili, bambini).
Fotoservizio di Cinzia Agostini, Caritas diocesana di Padova