Indicazioni del vescovo Claudio Cipolla

In merito al sig. Alessandro Minutella e fra Celestino della croce

Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, alla luce di alcune informazioni giunte attraverso i canali social utilizzati dal signor Alessandro Minutella, ha appreso della sua imminente presenza nel Padovano – e quindi presumibilmente nel territorio della Diocesi di Padova – nel periodo 15 dicembre 2022-15 gennaio 2023, accompagnato anche da fra Celestino della Croce, al secolo Pietro Follador, attualmente incardinato nella diocesi di Patti (Messina).

 

A tal proposito il vescovo, mons. Claudio Cipolla, segnala a presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate e fedeli tutti che il signor Alessandro Minutella, già presbitero dell’Arcidiocesi di Palermo, è stato scomunicato il 18 agosto 2018 (con Decreto del 15 agosto 2018) per aver commesso il delitto contro la fede e l’unità della Chiesa, in quanto scismatico; ed è stato dimesso dallo stato clericale (ex officio et pro bono ecclesiae) in data 13 gennaio 2022 (con Decreto emesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede).

 

Inoltre per quanto riguarda fra Celestino della Croce comunica che ha ricevuto dal suo vescovo la proibizione di svolgere il ministero presbiterale in pubblico per le sue posizioni apertamente in linea con quelle del sig. A. Minutella.

 

Il vescovo Claudio per quanto di sua pertinenza nel territorio della Diocesi conferma i provvedimenti presi nei confronti di fra Celestino da parte dell’Ordinario di Patti, a cui aggiunge la revoca della facoltà di udire le Confessioni e impartire l’Assoluzione Sacramentale ai fedeli, nell’ambito del territorio della Diocesi di Padova. Proibisce inoltre ai parroci, ai rettori di chiese, agli amministratori parrocchiali e ai superiori di Istituti religiosi, di concedere ai sopradetti Alessandro Minutella e fra Celestino della Croce luoghi di culto e spazi sia interni che esterni di proprietà di enti ecclesiastici.

Proibizione che assume il valore di accorato invito per qualsiasi fedele cattolico che abbia a cuore la Comunione ecclesiale.

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